Ma siete davvero sicuri di conoscere tutto, ma proprio tutto sul sesso? E non vi siete mai chiesti se a proposito del passato vi abbiano mai raccontato bugie? Siete convinti di vivere nel tempo moderno, senza veli, sentendovi davvero veri conoscitori del sesso passato?
E allora cari Cocchini e Cocchine ecco accontetata la vostra sete di conoscenza, ecco le 5 più grosse bugie che vi hanno raccontato sul sesso che fu...
Per esempio se pensate ai Vittoriani immaginate subito una marea di stereotipi sulle donne, come ad esempio: non potevano mostrare le caviglie senza che venissero considerate donnacce di strada. Se si fossero poi decise a fare sesso, l’enorme fatica e tempo per liberarsi dallo spesso strato di vestiti che portavano, faceva passare quasi subito ogni desiderio.
Alcuni raccontano che, la regina Vittoria, ogni volta che sua figlia si apprestava ad adempiere ai doveri coniugali, dicesse alla stessa, per aiutarla: “apri le gambe e pensa all’Inghilterra”.
Ma le cose sono un pochino diverse cari Cocchi e Cocche mie, in realtà nelle apparizioni pubbliche, gli uomini e le donne vittoriane erano formali e controllati, ma nel loro privato, diventavano dei veri e propri mangiatori di sesso: eseguivano varie posizioni sessuali, adottando spesso tecniche che oggi ci scandalizzerebbero, ovvero stupri, orge, BDSM, quest’ultimo è un acronimo:
• Bondage & Disciplina (B&D);
• Dominazione & Sottomissione (D&S o DS);
• Sadismo & Masochismo (S&M o SM).
Avete capito cari miei i nostri vecchi e storici vittoriani come se la spassavano?
E per le prossime verità storiche mi sa che dovrete aspettare domani…
La Cocca
5 commenti:
Conocsete il "Gruppo di Bloonmsbury"? era il circolo di artisti e non che ruotava attorno a Virginia Woolf. Le loro abitudini sessuali erano le più varie e la loro "stravaganza" era nota a tutti. Nonostante questo erano ricevuti pubblicamente da tutte le alte cariche dello Stato. Però il loro comportamento pubblico era irreprensibile. Del resto stiamo parlando dell'Inghilterra dove il privato è sacro, ma nello stesso momento non si concede di dare scandalo in pubblico. Al contrario in Italia tutto è mortificato dal fatto di dover mostrare tutto in pubblico (apparenza) per nascondere la propria pochezza in privato (sostanza)...
Vorrei ricordare che in Inghilterra ci sono stati molti scandali sessuali che hanno costretto alle dimissioni fior di politici, ma, attenzione, la causa delle dimissione non sono stati i comportamenti sessuali (come si è sempre cercato di far passare in Italia), ma quello che girava intorno a quelle conoscenze cioè spionaggio, favori, denaro ecc ... ovviamente preventivamente abbondantemente provato...
Forse ho fatto un discorso troppo serio... scusate...
Bloomsbury!, Certo che lo conosco caro Giò, così almeno lo chiamavano i suoi iscritti, presumibilmente perché lo stesso gruppo, formato da artisti e allievi, nacque nel quartiere londinese di Bloomsbury. Se non ricordo male fu attivo soprattutto dal 1905 sino alla Seconda guerra mondiale, producendo così innumerevoli opere che influenzarono diversi campi, dall’estetica alla letteratura, sino all’economia, quella stessa economia che ai giorni nostri sta mietendo come una dannata i nostri conti.
I membri di Bloomsbury se non vado errata, erano fortemente critici verso i vittoriani, proprio perché li consideravano troppo imprigionati nelle loro concezioni religiose e soprattutto sessuali. Gli aderenti a Bloomsbury avevano una regola base: dovevano avere relazioni con più di un partner, e di entrambi i sessi. Ma indubbiamente, come tu stesso hai rilevato, i membri di Bloomsbury non furono e non sono ricordati per le loro stravaganze sessuali private, ma soprattutto sono ricordati per il loro contributo intellettuale, artistico e filosofico…Niente di simile all’Italia di oggi, ovviamente, dove pubblico e privato troppo spesso si confondono e si compenetrano…In Italia troppo spesso, ancora oggi, il comportamento sessuale scandalizza, e ben di più dei comportamenti più dannosi, come scambi vari di potere e denaro…per quanto riguarda il discorso troppo serio poi, non pensare che io non lo apprezzi…Anche se esco da un fumetto non significa che tutto il mio pensiero sia basato sul goliardico ed effimero, anzi…Tante volte, proprio con un fumetto, si eviscerano realtà molto profonde, senza utilizzare per forza di cose linguaggi complicati….. Anche i fumetti contribuiscono a diffondere idee, fatti e notizie, e contribuiscono, con il loro linguaggio, a formare una coscienza collettiva…
Grazie per la tua preziosa, quanto apprezzata riflessione,
La Cocca
il fumetto è segno. Il segno è simbolo. Il simbolo parla. chi è sordo non sente.
Caro Giò, nella maggior parte dei casi, segni e simboli che parlano di argomenti particolari, comprensibili a poche menti duttili e aperte, spaventano, terrorizzano, soprattutto chi non è libero da conformismi e costrizioni imposte dal sistema che avvolge l'uomo, o la donna, troppo comune...
La Cocca
Il problema è che qualcuno di quelli che si spaventano divetano cattivi e se hanno un briciolo di potere ...
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