30 gennaio 2012

Ma la carica erotica cos'è?



La carica erotica è qualcosa che non si può descrivere, altrimenti perderebbe la sua natura.
Si può parlare di erotismo e carica erotica come di un desiderio onnipotente, mai posseduto interamente dall'oggetto ne da colui o colei che diviene soggetto del desiderio, cioè che assume il carattere della desiderabilità.
Il desiderio, quell’impulso indirizzato ad un oggetto esterno, di cui si desidera il possesso, chi di noi non l’ha mai provato? Chi di noi non ha mai provato quelle emozioni, dolorose o piacevoli, che il desiderio suscita?

Emozioni che derivano dalla realizzazione della soddisfazione, o meno, del nostro stesso desiderio.
La chiave di volta per capire meglio il significato di carica erotica è questa: sono le fantasie, le paure, le aspettative, i vuoti ed i pieni del vissuto di entrambi.
In generale posso dire questo, che è meglio di niente.

L’erotismo a molti può apparire misterioso e affascinante allo stesso tempo, perché non fa parte della quotidianità e quindi non ne viene banalizzato. Sin da quando siamo piccoli, e sino a quando diventiamo grandi, nessuno ci parla dell’erotismo o, se qualcuno ce ne parla, lo fa in termini volgari, o noiosi, e per tal motivo sbagliati.
Se dovessi parlarne io, La Cocca, direi che l’erotismo è raffinatezza, segreto, gioco. L’erotismo seduce col suo mistero, attrae perché non spiega e non giustifica. L’erotismo eleva il piacere del sesso a nobile attività di ricerca e divertimento.
Per questo io amo particolarmente il concetto che i giapponesi hanno del piacere: “ piacere è qualcosa di raffinato che vuole trascendere la quotidianità. Un rito secolare di seduzione, usi e tradizioni che coinvolgono sempre tutti e cinque i sensi.”

Imperatrici, dame di corte,
tra cui molte letterate, e cortigiane, tutte estremamente organizzate nelle loro prestazioni, fino alle Geishe, affascinanti e misteriose, creature bellissime, considerate le figure femminili più raffinate e colte di tutta la storia giapponese.
Le Geishe giapponesi considerano il bagno e il massaggio come piaceri da gustare
, atti a creare la giusta tensione, per poi ricorrere, infine, alla meditazione, chiaramente meditazione erotica.

Sempre se dovessi parlare io, La Cocca, non dimenticherei di accennare al felice connubio che esiste tra “sesso=eros” e “morte=thanatos, molto simili tra loro, uno splendido esempio di forma di energia di straordinaria potenza.
L’eros genera nuova vita, una vita che è inevitabilmente accompagnata dalla morte.
E la morte costituisce a sua volta un nuovo rientro alla vita. Sesso e morte sono due entità legate da una relazione molto profonda, un unicum che non è possibile scindere.
La vita generata da sesso e morte continua a rinnovarsi eternamente
. In altre parole, si potrebbe anche osare che il sesso sia un atto che generavita eterna”.

E’ così che io provo interesse verso il sesso, in maniera del tutto naturale, nell’ambito di quella cultura di cui ho appena parlato. Non mi interessa affatto provocare o istigare istinti sessuali. Io non faccio altro che esprimere qualcosa che è vivo dentro di me: un’energia di rara potenza, l’erotismo, col suo  vago profumo di fiori di ciliegio e con le sue mani che sfiorano

Vi suggerisco, per ricavare un’ottima interpretazione dell’erotismo, di leggere autori come Tanizaki o Kawabata, oppure grandi maestri, scrittori dell’erotismo che non sono considerati tali, ma che io trovo molto erotici, come Musil e Arpino, e tra i sublimi, Manzoni, Boccaccio e Nabokov
Leggete, e non ve ne pentirete...Parola di Cocca..

1 commento:

Marco Signorelli ha detto...

Hai spiegato perfettamente cosa si può intendere per carica erotica. In fondo è il desiderio di piacere, consciamente od inconsciamente, emanato da un essere umano. Spesso è negli occhi di chi guarda più che nel corpo di chi è guardato... ma spesso è chi vuole essere guardato che agisce per aumentare la propria attrattiva.
Un gioco tra la "preda" ed il "cacciatore" dove i due ruoli non sono mai definiti.